Suter500: The beast is back!
Si è parlato molto di lei negli ultimi mesi, quasi fosse unafemme fatale, tra voci sibilline, chiacchiere altisonanti, e curiosità morbosa. Ieri, all'Airforce Center Dubendorf di Zurigo, è stata finalmente presentata al pubblico, vestita a festa e pronta ad uscire sul mercato. Stiamo parlando della Suter MMX 500, moto che vuole dare nuova linfa al filone dei 2 tempi, ormai sempre più appannaggio esclusivo di collezionisti, unendo il fascino della tradizione a soluzioni tecniche e ingegneristiche moderne.
Non solo, dunque, un prodotto romantico, ma anche competitivo ed evoluto. Il suo obiettivo è duplice: far rivivere ai nostalgici le emozioni dell’età dell’oro delle 500, traghettando al contempo l’utente verso un futuro, forse nemmeno troppo lontano, dove i due tempi potrebbero tornare in massa sul mercato.
PER POCHI ELETTI - La MMX 500 non è un prodotto alla portata di tutti. Il prezzo indicativo è intorno ai 110mila euro non è omologata per la circolazione su strada (come potrebbe esserlo) ma, per contro, vanta specifiche a dir poco accattivanti per l’utilizzo in pista: motore V4 da 580cc a due tempi, 195 cv all’albero a 13.000 giri (in configurazione ISO), 127 kg di peso ed una velocità massima che supera i 310 km/h. Il confronto è d’obbligo con una moto artigianale come è stata la Aprilia Rsw 250, venduta nei primi anni 2000 a 95mila euro senza sospensioni anche se all’epoca c’era un campionato mondiale in cui farle correre….
“È un prodotto di nicchia, non da competizione, ma per amatori che vogliono un due tempi pronto per la pista – ha spiegato Alessandro Giussani, COO di Suter – Va già forte così ma, se ci fosse l’esigenza si potrebbe facilmente intervenire su carburante, camera di combustione, rapporto di compressione, regime di rotazione, etc. La moto è carburata per andare con la benzina del distributore, il rapporto di compressione bassissimo, da 13.5. L’elaborazione è altamente flessibile, dipende solo dalle esigenze dell’utente”.
CUORE PICCOLO E POTENTE – Il motore della MMX 500 adotta due alberi controrotanti, ed ha un alesaggio e corsa rispettivamente di 56 e 58.5 mm. L’alimentazione è ad iniezione indiretta, controllata tramite centralina (Mectronik) e pertanto facilmente regolabile. La trasmissione è costituita da un cambio SRT estraibile a sei marce con frizione Suter a secco.
PESO PIUMA – Ad un telaio a doppia trave in alluminio direttamente derivato dalla Imor (schierata in MotoGP nel 2007) si aggiunge un forcellone in alluminio da 640mm saldato a mano, forcelle Ohlins top di gamma, freni Brembo con dischi in acciaio da 320mm e pinze monoblocco top di gamma. Aggiungendo cerchi OZ forgiati da 17 pollici in alluminio e carene e serbatoio in fibra di carbonio, il peso complessivo si limita a soli 127 kg. Considerando che la potenza può facilmente arrivare a 200cv, la MMX 500 potrebbe superare il cavallo per chilo, peso del pilota compreso.
AAA, CERCASI PILOTI - Suter ha bisogno di un “volano” per raggiungere le economie di scala necessarie per aumentare la produzione ed abbassare il prezzo della MMX 500. “Producendo una trentina di moto, riusciremmo ad entrare sul mercato in condizioni differenti – ha aggiunto Giussani – Questo progetto attualmente ha un senso soltanto vendendo almeno cinque moto all’anno. Altrimenti non tornano le cifre, e comunque anche al prezzo attuale non ci ripagherà mai degli investimenti. L’idea è di creare una challenge, un campionato per costruire il numero minimo di moto. La GP Legends potrebbe essere il campionato giusto”.
La GP Legends nasce da un’iniziativa del promoter britannico Nick Wigley insieme all’ex-campione mondiale della 500 Wayne Gardner. L’idea originale consiste nel portare in pista ex-campioni con le stesse moto a due tempi con le quali sono divenuti famosi. Nel giugno 2014, a Jerez, hanno partecipato Kevin Schwantz, Freddie Spencer, Gardner, Luca Cadalora, Jorge "Aspar" Martinez, Carlos Lavado e molti altri, in sella a due tempi generosamente prestate da collezionisti. Tuttavia, nonostante il successo dell’evento, la pressoché totale irreperibilità di componenti sostitutivi per le moto ne ha minato la continuità. Suter, dal canto suo, vorrebbe riempire la griglia di MMX 500, ognuna con i colori dei vari piloti, mantenendo la serie in vita senza il rischio di danneggiare permanentemente moto storiche.
I costi di manutenzione della MMX 500, inoltre, sono molto più bassi rispetto a quelli delle “vecchie” 500. “L’albero una volta si revisionava ogni 300/400 chilometri – ha aggiunto Giussani – Quello della MMX 500 è fatto con i perni non piantati, ogni manovella ha un perno in pezzo. Nasce per lavorare, ha molta inerzia, è la parte più pesante della moto. Sicuramente i suoi intervalli di manutenzione sono più lunghi rispetto a quelli delle 500 di un tempo. Penso che i 5000 chilometri siano una soglia raggiungibile”.
Il problema, come ha sottolineato Giussani, è che “Suter attualmente non ha le risorse umane per dare supporto a clienti in giro per il mondo. Non siamo in grado di mettere immediatamente in produzione la moto, impegnati come siamo nella fabbricazione di componenti per Moto3 e Moto2, oltre ai pezzi che facciamo per Ducati, MV, etc. Fino a febbraio e marzo ci concentreremo sul motomondiale. La MMX 500 non andrà in produzione fino a primavera. Al momento va in coda al nostro business primario, che finanzia questo progetto. Certo, se dovesse arrivare un ordine per 20 MMX…”
Venti forse no, ma la possibilità di schierarne qualcuna nel campionato International Grand Prix, magari nelle mani di Luca Cadalora o altre leggende della 500, potrebbe mettere in moto il volano sopracitato. Dopotutto, l’appetito vien mangiando. E di carne al fuoco, la MMX 500, ne ha in abbondanza.