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Storia della 125 GP

La classe 125 GP, è stata esclusa dalle competizioni internazionali da ormai un paio d’anni, lasciando un vuoto che la moto3 difficilmente riuscirà a colmare, un vuoto dettato dai profumi, dalla poesia che, ad oggi, sembra sempre di più lasciar spazio ad un mondo che guarda da tutt'altra parte.

La 125 GP è stata e sarà sempre la miglior scuola per un pilota che si voglia poter fregiare di questo titolo, un mezzo difficile, che si è evoluto nell’arco di una decina di lustri, affascinando coloro che avevano la fortuna di poterla guidare, lasciando un solco indelebile che difficilmente verrà colmato da mezzi con più cavalli e più cilindri.

Abbiamo la fortuna di avere avuto decine e decine di piloti che hanno cavalcato queste piccole lepri, dai vari piloti ancora in attività come Dovizioso, Rossi, Melandri, per poi passare a coloro che sono passati al di la del muretto, come Gianola, Gresini, Cecchinello e così via; e la risposta che otterrete se chiedessimo a questi piloti quale sarebbe la moto più "costruttiva", non ci sarebbe alcun dubbio…la 125 GP.

Si la risposta sarebbe questa, perchè la 125 GP va guidata con i guanti bianchi, vuole un ingresso velocissimo ed una traiettoria precisa al centimetro per poter fare scorrevolezza, ed aprire il gas quanto prima. Non ama piloti troppo scorbutici, o braccia troppo larghe, lei vuole essere assecondata, non vuole la forza ma predilige la morbidezza, ama frenate non troppo brusche, pena un inserimento impreciso, errore che oggi vediamo “quasi” come un vanto, e riaperture dolci ma allo stesso tempo decise, pena la perdita di quei 2000/2500 RPM utili, in cui il monocilindrico riesce a sprigionare tutto il suo brio.

Facciamo un passo indietro, abbiamo parlato di monocilindrico, ma non dimentichiamo che la 125 GP ha visto anche frazionare la propria cilindrata, in quegli anni in cui la Morbidelli prima e la Garelli poi, hanno fatto si che il nome italiano fosse da esempio per tante altre case, con un ingegno ed un coraggio che solo l'industria italiana di quegli anni poteva vantare.

6Ma c’è di più, la ottavo di litro ha visto frazionamenti multipli come la Yamaha 125 R31 ,a 4 cilindri e la Honda RC 149 , con addirittura 5 cilindri in linea che riusciva ad erogare ben 34 CV a 20.500 giri, che per essere sfruttata a dovere, necessitava di un cambio ad 8 rapporti. 

Come non ricordare i vari progetti "fatti in casa", ma non per questo meno validi, che con la sua semplicità la ottavo di litro dava modo di attuare alle varie squadre corse7 costituite magari davanti ad un bel bicchiere di lambrusco. Come non ricordare la meravigliosa avventura di Eugenio Lazzarini, che con l’aiuto dei suoi due fratelli ha avuto la possibilità di lottare per il mondiale, oppure il grande Gabriele Gnani, che tutt’ora non molla, producendo ed affinando una motocicletta che altro non è che un parto della sua mente e del suo cuore, dalla prima all'ultima vite.

Insomma, la 125 GP è veramente la moto da corsa per eccellenza, un mezzo che non accetta compromessi, vuole una guida che va curata sino all’esasperazione, affinando sempre più quelle doti che saranno indispensabili per la guida di mezzi più pesanti e più prestanti, necessita di una preparazione psicofisica non indifferente, per poter essere guidata come lei merita. D’altronde anni fa, si riconosceva a vista d’occhio un pilota della 125GP, minuto, un pò bassino, e asciutto come un aringa sotto sale.

CURIOSITA’:

9 Il più giovane pilota ad aver vinto una gara iridata in questa categoria è stato il britannico Scott Redding, nato il 4 gennaio 1993 con un'età di 15 anni, 5 mesi e 18 giorni, nel gran premio d'Inghilterra il 22 giugno 2008. In passato questo record era detenuto da Marco Melandri con 15 anni e 10 mesi.
   
10 Nico Terol è l’ultimo campione del mondo della storia della classe 125 GP del Motomondiale. In quello che è stato l’ultimo Gran Premio della ottavo di litro, unica classe iridata sempre al via dal 1949, in sella ad una aprilia 125 GP denominata RSA.
   
11 Il primo campione del mondo fu Nello Pagani, che nel 1949 si aggiudicò il campionato in sella ad una Mondial.
   
12 Pierpaolo Bianchi, in sella ad una Morbidelli 125 Bicilindrica sul finire degli anni settanta, si aggiudica il primato con la velocità media più alta fatta registrare sullo storico circuito di Spa Francorchamps, ad oltre 190 Km/h.
   
13 Il peso leggero e la ridotta cavalleria hanno permesso al gentil sesso di avvicinarsi al mondo delle due ruote, che vede come amazzone portacolori l’affascinante Taru Rinne, pilota sul finire degli anni 80, protagonista di alcune sortite in ambito mondiale.
   
 14 La Aprilia RSA 125 GP è tutt'ora il mezzo a due ruote con più cavalli se prendiamo in considerazione il rapporto espresso in CV/LT, con ben 420 CV. Le attuali moto GP possono contare su una potenza pari a poco più della metà.
   
16 L’italia vede sventolare il proprio tricolore per ben 23 volte in 62 anni di edizioni, seguita dalla spagna con 15 titoli e dal Giappone e Svizzera con 4.
   
17 Nell'ultima gara , il 6 novembre 2011, sul circuito di Valencia , la pole va per la prima volta nella storia ad una moto di manifattura indiana: la Mahindra guidata dall’inglese Danny Webb.
   
finish Nel Gp del Quatar 2004 la gara passa alla storia come la più serrata di sempre, infatti Jorge Lorenzo (Derbi) ed il nostro Andrea Dovizioso (Honda) tagliano il traguardo dell’ultimo giro con lo stesso tempo al millesimo in 39’11’’620. Passano attimi di imbarazzo tra i commentatori TV ed in direzione gara, dopo un buon quarto d'ora, si decide che sarà lo spagnolo ad aggiudicarsi la vittoria.
   
  La volata più numerosa è avvenuta al GP di Jugoslavia nel 1990, dove dopo 18 giri piombano sul traguardo nove piloti racchiusi in appena 892 millesimi di secondo.
   
18 Angel Nieto è il pilota con più vittorie all’attivo con ben 62 affermazioni, seguito dal nostro Ubbiali con 26 e Bianchi con 24.
   
alzamora Lo spagnolo Emilio Alzamora, invece detiene un primato poco invidiabile, conquistando il titolo nel 1999 senza mai essere in grado di salire sul gradino più alto del podio. A contendergli il titolo sino all’ultimo fu Marco Melandri che finì ad un solo punto dallo spagnolo ma vincendo ben 5 gran GP.
   
19 Il primato della serie consecutiva di vittorie vede un ex aequo tra Angel Nieto e Fausto Gresini, con ben 11 vittorie di fila a cavallo del 1978 il primo, e tra il 1986 ed il 1987 il secondo. 
   
degner Il 6 settembre 1959, al gran premio di Monza, dieci anni dopo la prima edizione, il motore a 2 tempi scavalca le rivali a 4 cicli grazie al pilota tedesco Ernst Degner in sella ad una MZ, ottenendo la prima storica vittoria iridata.
   

A cura di Michele Lupo Forcella

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